Città a misuradi famiglie
5.1 I servizi ai cittadini
Le politiche sociali del Comune di Ferrara sono state incentrate sui bisogni delle famiglie e delle nuove necessità di servizi essenziali richiesti
FAMIGLIE: Riconoscimento e sostegno alle famiglie, quali pilastri portanti della comunitàDISABILI: La cura dei disabili con servizi tesi all’abbattimento non solo delle barriere fisiche ma anche di quelle sociali e culturali per una piena ed attiva partecipazione alla vita della CittàANZIANI: L’attenzione agli anziani non solo perché depositari della memoria collettiva e della nostra storia ma anche perché operosi costruttori del benessere di cui le nuove generazioni possono godereNATALITÀ: Gli incentivi alla natalità quale investimento irrinunciabile per una Città che vuole scrivere il proprio futuroTERZO SETTORE: La collaborazione con il Terzo Settore del territorio per dar vita ad un Patto tra Comune e Privato Sociale orientato alla cura ed alla soddisfazione dei bisogni dei nuclei familiari a partire da quelli più fragiliSANITÀ DIFFUSA: Una sanità diffusa sul territorio, individuando - anche mediante il maggior utilizzo della Cittadella di San Rocco - nuove e migliori modalità di erogazione dei servizi socio –sanitari per la comunità, in collaborazione con le Aziende Sanitarie del territorio (ASL ed Azienda Ospedaliero Universitaria)NUOVO CONTRATTO DI SERVIZIO: Una migliore gestione integrata dei servizi e degli interventi sociali, attraverso una rivisitazione del contratto di servizio con ASP, 7,5 milioni di euro le risorse destinante, in aumento e in controtendenza con i tagli previsti dalla precedente giunta comunale.
NUOVO SPORTELLO SOCIALE UNICO INTEGRATO
Presupposto di una società inclusiva è che le persone sappiano che è possibile trovare aiuto ed accedere a servizi di supporto quando si sentono in difficoltà. Le persone devono sapere a chi rivolgersi e dove e quando ne hanno bisogno. Per facilitare e semplificare le modalità di accesso ai servizi sociali, abbiamo costruito la “Rete degli Sportelli” che da maggio 2021 ha gestito 35mila richieste. Gli sportelli sono:• Sportello Sociale Unico Integrato• Sportello Sociale Casa• Sportello Sociale Non Autosufficienza – CAAD• Sportello Caregiver• Sportello Centrale Anagrafe• Sportello Centro Giustizia Riparativa• Sportello Vittime di Reato
Il progetto realizzato nel corso di questi anni si è fondato sulla volontà di rendere sempre più accessibili i servizi dalla cittadinanza, grazie ad uffici coordinati, in grado di dialogare fra loro, e situati in zone della città facilmente raggiungibili e ad altra frequentazione. La strategia è stata rafforzata anche con la realizzazione di una guida, distribuita sul territorio e negli sportelli comunali, in grado di far conoscere sempre di più i servizi del Comune.Sulla brochure è infatti stampato un QR-code che consente di poter ricevere tutti gli aggiornamenti in merito all’attività degli uffici, mentre sul sito Internet del Comune di Ferrara è stata realizzata una pagina dedicata. Per il funzionamento di questi servizi, in cui operano 35 dipendenti, l’Amministrazione comunale stanzia quasi 500mila euro ogni anno. A luglio 2022 è entrato in vigore il nuovo contratto di servizio Asp per il quale ogni anno è stato stanziato un trasferimento di risorse comunali di 7,5 milioni di euro, in controtendenza con i tagli previsti dalla precedente Giunta Comunale. Il Piano di Zona costituisce lo strumento cardine della pianificazione delle politiche sociosanitarie attuate a livello distrettuale. Per l’anno 2023, il Comune di Ferrara ha previsto una nuova modalità di definizione del sistema integrato di servizi sociali e sanitari, avviando un procedimento di co-programmazione del Piano di Zona del Distretto Centro-Nord, attraverso il coinvolgimento attivo degli Enti del Terzo Settore. Sono stati realizzati 5 incontri, i primi 3 di co-programmazione con 40 associazioni, fra cui il Comitato Ferrarese Area Disabili che ne rappresenta 55, che hanno aderito all'avviso pubblico aperto dal Comune di Ferrara agli Enti del Terzo Settore. A questi, ha fatto seguito l'incontro con il Forum del Terzo Settore, il Centro Servizi Volontariato e con le organizzazioni sindacali. È stato così redatto un Piano di Zona da quasi 1,7 milioni di euro, con interventi da attuare nel Distretto Centro-Nord che comprende i comuni di Ferrara (capofila), Masi Torello, Voghiera, l'Unione dei Comuni Terre e Fiumi (Copparo, Tresignana e Riva del Po), le Aziende Sanitarie Ausl e Aospfe, e le aziende dei servizi alla persona ASP e Assp. Nel 2024, per la prima volta, è stato adottato il PAL (Piano di Azione Locale per il contrasto alla povertà). Il punto di partenza della strategia di azione locale è stato quello di intercettare le persone ed i loro bisogni: da qui l’apertura degli Sportelli Sociali. Il secondo step è consistito nel potenziamento delle figure del servizio sociale di comunità dedicato alle fasce povertà. Sono stati potenziati i servizi dedicati alla fascia più fragile, quella dei senza fissa dimora, garantendo continuità ai servizi di Pronto Intervento Sociale/Unità di Strada, alle esperienze di cohousing e di welfare generativo che affiancano le strutture di accoglienza grazie anche alle risorse messe a disposizione sul bilancio comunale (3.300.000 euro in tre anni) per ampliare la disponibilità di posti letto all’interno del Piano Freddo. Tra le azioni di contrasto alla povertà vanno annoverate anche le misure di solidarietà alimentare, attivate dal 2020. Il Governo centrale, a seguito dell’emergenza Covid, ha assegnato al Comune di Ferrara, attraverso un’ordinanza del 29 marzo 2020, 667.142 euro. Con questo finanziamento il Comune ha erogato aiuti alimentari a 2902 nuclei familiari in stato di bisogno tramite la distribuzione di buoni spesa, spendibili in esercizi commerciali al dettaglio convenzionati. Le domande sono state raccolte mediante Asp. Un aiuto importante, nella distribuzione dei buoni, è stato garantito dai volontari della Protezione Civile e dall’Associazione Nazionale Carabinieri Alto Ferrarese ODV. A novembre 2020, lo Stato ha riconosciuto a Ferrara un ulteriore finanziamento di 697.283 euro, che la Giunta ha deciso di distribuire in 3 linee di azione, individuate per raggiungere il maggior numero possibile di famiglie. In questo modo: 400mila euro sono stati dedicati all’assistenza diretta delle famiglie residenti a Ferrara tramite la predisposizione di nuovi buoni spesa. Sono risultate beneficiarie 1222 famiglie, per quasi 300mila euro di risorse. Dello stanziamento complessivo, 150mila euro (poi integrati con gli oltre 100mila euro residuati dai buoni spesa) sono stati destinati ad Asp per la distribuzione di buoni spesa ed aiuti alimentari. Con queste misure sono state raggiunte 516 famiglie. I restanti 147.283,86 euro sono stati concessi a organizzazioni di volontariato, organismi del Terzo Settore e istituzioni assistenziali attive sul territorio, che agiscono nella distribuzione e consegna di generi alimentari anche acquistandoli direttamente. A questa collaborazione hanno aderito 16 organizzazioni, appartenenti al Programma operativo del Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD). Questa rete ha assistito 1100 famiglie ed erogato tramite mensa sociale quasi 6500 pasti. Nel 2021, il trasferimento statale al Comune di Ferrara è stato di 567.406,86 euro. All’aiuto alimentare si è affiancato un aiuto per il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche. Con le modalità definite dalla Giunta, 250.395,86 euro sono stati destinati alla rete Fead, individuate attraverso un avviso pubblico. Gli altri 317.011 euro sono stati trasferiti ad ASP, per il sostegno al pagamento dei canoni di locazione e/o utenze domestiche, per un massimo di 800 euro a famiglia. Durante l’emergenza Covid, fra il 2020 e il 2021, quasi 5600 famiglie hanno potuto contare su misure di sostegno (buoni spesa, card e pacchi e pacchi alimentari) attuate dal Comune di Ferrara, per un ammontare di quasi 2 milioni di euro. Oltre a ciò, i servizi di mense sociali del territorio hanno erogato 6.500 pasti.
Il Comune di Ferrara è stato una delle prime amministrazioni in Italia, nel 2021, ad attivare la misura dei buoni viaggio, concessi in favore delle persone con mobilità ridotta, con patologie accertate ed esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza sanitaria. Il buono copriva il 50% della spesa sostenuta, fino ad un massimo di 20 euro rimborsabili per ciascun viaggio, per spostamenti su servizio taxi e trasporto di noleggio con conducente convenzionati. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha riconosciuto al Comune di Ferrara 234.467,24 euro. Sono state soddisfatte 304 domande per l’assegnazione dei buoni, per un totale di 4.560 carnet consegnati. Nel 2022 la misura è stata riproposta e ha visto accogliere 262 domande, per un totale di 2076 buoni assegnati. Superata l’emergenza legata alla pandemia, l’Amministrazione comunale ha messo in atto una strategia di rafforzamento dei rapporti con il Terzo Settore, in una logica di condivisione quale risposta più efficace rispetto ai bisogni specifici. Ogni anno, dal 2021, l’Assessorato alle Politiche Sociali ha promosso avvisi pubblici a favore degli enti del Terzo Settore attivi sul territorio con azioni sociali e sociosanitarie, nonché di progetti di contrasto alle disuguaglianze ed alla crisi socio-economica ingenerata dalla pandemia. Il metodo del bando pubblico, è stato istituito il ‘Bando Caregiver’, che mira a sostenere progetti sociali e sociosanitari improntati sulla tutela della salute e alla promozione del benessere psicofisico, sociale e sanitario dei caregiver che si prendono cura, in modo volontario, di un familiare. Due gli avvisi pubblicati, da 100mila euro (nel 2022) e 131mila euro (nel 2023). Con questi contributi sono stati finanziati 15 progetti, il primo dei quali ha raggiunto 400 beneficiari. In totale, con l’avviso pubblico l’Amministrazione Comunale ha finanziato direttamente quasi 50 progetti, per una somma di oltre 730mila euro. Nel 2024 è previsto un ulteriore bando pubblico di 150mila euro. Ferrara è stato il primo comune d’Italia ad aderire alla convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri per l‘attivazione della disability card sul territorio ferrarese, un documento in formato tessera che permette alla persone con disabilità di accedere più facilmente ai servizi offerti sul territorio. Con la collaborazione di Riccardo ‘Ricky’ Tampieri, studente con disagi espressivi, il Comune di Ferrara, attraverso un bando del terzo settore, ha finanziato la realizzazione di ‘I Love My Ferrara’, la prima guida della città redatta con l’utilizzo della Comunicazione Aumentativa Alternativa. Ferrara è stata una delle prime città italiane a poter disporre di una guida accessibile a tutti, messa a disposizione a Natale 2022 nel bookshop del Castello e dei principali musei comunali. Nel 2023 si è aggiunta la guida ‘I Love My Mura di Ferrara’, sempre finanziata dal Comune. Ad aprile 2023 è stato introdotto il rinnovato servizio di trasporto sociale, più funzionale alle richieste dei ferraresi che si trovano in difficoltà con gli spostamenti date da condizioni di fragilità fisiche, relazionali o perché vivono in luoghi isolati. La gestione di ‘Ti Porto io’ ha previsto uno stanziamento di 481mila euro. Diverse novità come l’utilizzo di veicoli sostenibili, la facilitazione dell’accesso al servizio che è ora più capillare per la città e le frazioni. Due i target di utenza: adulti fra i 18 e i 65 anni con disabilità e con problemi legati alla mobilità; anziani over 75 che vivono soli e che necessitano di essere accompagnati in ambulatori, all’ospedale o per raggiungere punti in cui svolgono attività di primaria importanza per lo svolgimento di una normale vita sociale. Con decreto del 29 novembre 2021 del Presidente del Consiglio dei Ministri, il Comune di Ferrara è stato destinatario di 144.730,80 euro di risorse del Fondo per l’Inclusione delle Persone con Disabilità. L’Assessorato alle Politiche Sociali ha contribuito con quasi 80mila euro al recupero della degradata area del Parco Giordano Bruno, in sinergia con l’Assessorato alla Sicurezza. Con gli 80mila euro, affidati a Ferrara Tua, è stata costruita la prima area giochi totalmente inclusiva della città. Un’area senza barriere sensoriali e fisiche, in cui tutti i bambini hanno la possibilità di giocare insieme. Il parco è stata riconsegnato alla cittadinanza il 2 dicembre 2023, alla vigilia della Giornata Mondiale delle Persone con Disabilità. Nel 2020 il Comune di Ferrara ha presentato alla Prefettura la domanda di contributo (43.803 euro) per la realizzazione di una campagna di comunicazione dedicata agli anziani per riconoscere possibili situazioni di pericolo legate a raggiri da parte di malintenzionati. Obiettivo della campagna era dare, con linguaggio semplice ed immediato, suggerimenti e precauzioni volti a prevenire e scongiurare truffe, raggiri, furti, scippi, borseggi. Con il coinvolgimento dell’Istituto Einaudi è stato creato il logo e lo slogan “Non Ci Casco”. Nello sviluppo complessivo della campagna informativa, sono state distribuite oltre 40 mila pezzi fra volantini, vademecum antitruffa, brochure informative. È stata realizzata una campagna sui media tradizionali - pubblicati 100 spot televisivi, 100 spot radiofonici e 220 sui quotidiani locali - e attraverso 18 incontri sul territorio, nei centri Ancescao e nelle Contrade del Palio, a cui hanno partecipato più di 1000 cittadini. Agli appuntamenti erano presenti, a turno, Polizia Locale, Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza. Per diffondere il messaggio, l’Amministrazione comunale ha realizzato e diffuso gadget con il logo e lo slogan della campagna. Il 24 gennaio 2024 è stato firmato un Protocollo d’Intesa, fra Comune di Ferrara e Ausl, che porterà alla collocazione di 25 defibrillatori semiautomatici ad uso pubblico in altrettanti punti strategici della città e delle frazioni, ad alta frequentazione. I dispositivi colmano una carenza di apparecchi salvavita utilizzabili da tutti, in quanto dotati di una funzione vocale che analizza il ritmo cardiaco e guida il cittadino su come effettuare le prime manovre in attesa dei soccorsi. L’Amministrazione Comunale è già al lavoro per implementare il numero di defibrillatori, con eventi di sensibilizzazione alla cittadinanza volti anche a coinvolgere soggetti economici privati. Ferrara e la sua provincia hanno il secondo patrimonio di alloggi sociali in Regione, dopo Bologna. Nella categoria degli alloggi sociali rientrano gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, gli alloggi di edilizia residenziale sociale e gli alloggi costruiti in aree PEEP. È stato operato lo sgombero del Campo Nomadi di via delle Bonifiche in soli due mesi, che ha permesso di superare definitivamente una situazione di degrado intollerabile - per carenza igienica e di sicurezza - assicurando una soluzione abitativa dignitosa alle 38 persone che lì erano precariamente accampate. Infine, grazie alle risorse derivanti dalla missione 5 del PNRR di cui il Comune di Ferrara è stata ammessa a finanziamento, I progetti andati in coprogettazione sono per finanziamenti complessivi per quasi 4,5 milioni di euro.
PONTE
• Sostegno alle famiglie vulnerabili (211.500 euro). Intervento che mira a prevenire gli allontanamenti dalle famiglie, incentivando programmi personalizzati e dinamici a sostegno della genitoialità e del benessere dei bambini nell’ambito del Programma Pippi.• Autonomia anziani non autosufficienti (2.450.000 euro). Con questa azione l’Amministrazione intende sviluppare il sistema di teleassistenza, acquistando sensori ambientali per portare servizi a domicilio degli anziani non autosufficienti. Quota delle risorse serve per implementare l’accessibilità agli alloggi Erp da destinare agli anziani, tramite l’acquisto e l’installazione di ascensori, rampe e montascale.• Autonomia delle persone con disabilità (715.000 euro). I beneficiari target del progetto sono 10 persone nella fascia di età 18/64 anni, con disabilità cognitiva o motoria, da inserire in un contesto abitativo. L’intento è svilupparne l’autonomia e le relazioni attraverso la creazione di 2 gruppi appartamento.• Housing first e temporaneo (710mila euro). Progetto che mira al recupero dell’ex convento di Santa Rita di via Carlo Mayr, dove saranno realizzate nuove soluzioni abitative rivolte alle persone gravemente svantaggiate e ai senza fissa dimora. Verrà quindi rafforzato il sistema di Housing First e Housing Temporaneo.• Prevenzione del Burnout per gli operatori sociali (210mila euro). Iniziativa incentrata sul benessere degli operatori sociali, che intende garantire i livelli massimi di benessere sul luogo di lavoro. Questa progettualità mira a portare una maggiore efficacia nella presa in carico e nell'assistenza dei pazienti, attraverso la prevenzione delle condizioni di forte stress degli operatori.
Nel 2023 il Comune, inoltre, ha coordinato l’elaborazione di un Protocollo Operativo Distrettuale per le azioni di prevenzione, accoglienza e contrasto alla violenza contro le donne, sottoscritto da tutti i soggetti della rete distrettuale territoriale. Il progetto è stato finanziato con 81 mila euro negli ultimi anni a cui si aggiunge in investimento di 120 mila euro del Progetto Oltre la strada. Non ultimo il nuovo servizio attivato dal Comune. Sposami a Ferrara, il servizio di celebrazioni dei matrimoni e dei riti civili. Le location in cui celebrare i riti sono passate da 3 a 5, nuovo sito tematico, nuovi allestimenti e un dono per i nubendi (pergamena e bomboniera).
SPOSAMI A FERRARA, SALA ARAZZI