CITTÀVerde
4.3 Il riuso dell'acqua
Ridurre il prelievo di acqua dal Po per uso industriale, recuperando e utilizzando le acque reflue in uscita dal depuratore cittadino per il funzionamento del Polo industriale e Tecnologico di Ferrara. È questo l'obiettivo a cui punta lo "Studio di fattibilità e impatto ambientale per il riuso a fine industriale di acque reflue depurate della città di Ferrara" al centro di un accordo di collaborazione sottoscritto a fine 2023 da Comune di Ferrara, Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po (AdBPo), Provincia di Ferrara, Università di Ferrara, Università Politecnica delle Marche e Agenzia Territoriale dell'Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti (Atersir). Ad oggi, il prelievo di acqua dal fiume Po per usi industriali è caratterizzato da una portata variabile da 2.200 m3/h a 3.300 m3/h e questo determina un prelievo pari a circa 17.000.000 m3/anno. Il depuratore gestito da HERA S.p.a registra una portata in uscita di circa 16.000.000 m3 anno di acque depurate. Tre le principali finalità dello studio: la quantificazione delle risorse e dei fabbisogni idrici nell'ambito del bacino territoriale di Ferrara; la valutazione delle alternative progettuali e la successiva analisi costi-benefici per la realizzazione delle infrastrutture utili al riuso industriale o irriguo; e l'analisi degli impatti ambientali, sanitari e socioeconomici dell'intervento. Le attività previste per la realizzazione dello studio di fattibilità comprendono: uno studio preliminare di risorse e fabbisogni e un'analisi dei casi studio italiani ed europei del riutilizzo dell'acqua per uso industriale; un'analisi tecnico-economica delle infrastrutture e degli scenari tecnologici disponibili; e un'analisi costi benefici dell'infrastruttura e delle alternative progettuali. Lo studio è finanziato, in termini economici, da Adbpo con 194.000 euro e prevede una durata dei lavori di non oltre 24 mesi.
UN TRATTO DELLA NUOVA DARSENA AL TRAMONTO